Le notizie a metà, le notizie che finiscono senza approfondire bene di cosa si tratti. Una collusione la mattina presto di domenica 7 al largo di Capo Corso. Una motonave tunisina si incaglia contro una nave cargo cipriota lunga 300 metri alla fonda, pare, con il pilota automatico innestato. Mare calmo: un incidente incredibile che causa lo sversamento in mare di petrolio. Una macchia che si espande e che, stando alle rilevazioni satellitari fatte da Greenpeace, oggi mercoledì 10 ottobre, si estende per 100 chilometri quadrati e si muove verso la costa francese.
A parte il disastro ecologico, a parte il fatto che in Mediterraneo queste cose succedono spesso, a parte che di super cargo e petroliere ne passano a ogni piè sospinto, il fatto di queste due navi incastrate è avvenuto nel bel mezzo del “Santuario dei Cetacei”. Qualche media lo ha scritto, qualche tv net lo ha detto ma nessuno o quasi ha spiegato il senso e il significato di questa allocuzione pseudo religiosa.
Il Santuario dei Cetacei è stato istituito per proteggere le tante balene che vivono nel Mare Nostrum e che, soprattutto nel periodo da aprile a ottobre, navigano tra Corsica e Liguria con una triangolazione fino a Tolone.
Balene? Infatti ancora oggi a distanza da decenni sono in molti a non sapere o a non ricordare, ad esempio, che il secondo animale più grande al mondo vive e vegeta nel Mediterraneo. E’ la balenottera comune, nome italiano infausto perché fa pensare a una “schifezza” di balenottera e perfino comune. In realtà la Balaenoptera physalus, questo il nome scientifico (Balaenoptera sta per balena + pterus, cioè pinna sul dorso), può raggiungere fino ai 26 metri di lunghezza ma in realtà in Mediterraneo non supera i 20 metri. Insieme a lei vivono altri cetacei come i tursiopi, gli zifi, i grampi, le stenelle, i delfini comuni. Ma questi fatti non interessano a nessuno.
Balaenoptera physalus
Cosa succederà quando le due navi incagliate e in mezzo al mare saranno staccate da vari rimorchiatori o si staccheranno per una possibile o probabile tempesta? Ci sarà ancora più sversamento ( gli americani che se ne intendono lo chiamano spill ) o la notizia passerà di mano perché ce ne sarà in arrivo un’altra peggiore?
Chissà. Il Santuario delle Balene resta, chi lo conosce, chi si è battuto per volerlo e per proteggere i mammiferi marini del Mediterraneo, sta a guardare le news che passano via volando, senza mai approfondire. Notizie a metà, forse per far prima o forse per ignoranza.