Monti Virunga, una fascia di vulcani spenti ricoperti di foreste primarie e di aree devastate da tagli illegali e incendi. Un mondo equatoriale che è terra di confine tra Ruanda, Repubblica democratica del Congo e Uganda. La cima più elevata di queste montagne, il Kirisimbi, supera i 4.500 metri sul livello del mare.
Qui vivono gli ultimi 880 gorilla di montagna, Gorilla beringei beringei, minacciati di estinzione. E’ qui dove, a 53 anni, fu uccisa, il 26 dicembre del 1985, la biologa Diane Fossey e dove i bracconieri sono alla perenne caccia di questi superbi animali, totalmente vegetariani, per farne trofei imbalsamando le teste e persino le mani, da usare come portacenere.
Qui giovani africani dei tre paesi confinanti, diventati ranger dei Parchi nazionali esistenti, si battono con coraggio per impedire massacri, per bloccare i tagli della foresta che contribuiscono a modificare il clima e ad aumentare il tasso di CO2 in atmosfera.
© Brent Stirton, Getty Images
© Brent Stirton, Getty Images
Quelle di cui ci informa il Wwf, e che leggerete qui di seguito, sono storie che non hanno la dignità di essere raccontate dai grandi media e dai grandi network televisivi. Ambiente e natura sono all’ultimo posto negli interessi della civiltà occidentale tutta elettrizzata dai venti di guerra che soffiano, ieri tra Usa e Korea del Nord, oggi tra Usa e Russia con la Siria accanto e i massacri di innocenti nel fondo di storie orrende.